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Pizza integrale home-made a lievitazione naturale

Questa settimana la nostra Flavia ci insegna a fare la base per la pizza a lievitazione naturale, preparandola con una farina integrale tutta siciliana: la farina per pane nero di Castelvetrano. Sbizzarritevi condendo la pizza come più vi piace!

Per preparare questa ricetta è necessario avere del lievito madre.

Ingredienti

1 Kg di farina per pane nero di Castelvetrano (Flavia ha usato quella Molini del Ponte, su cui potete trovare qualche informazione a questo link: http://molinidelponte.com/welcome/portfolio-items/farina-per-pane-nero-di-castelvetrano/ )

200gr di lievito madre

2/3 cucchiai di olio extravergine di oliva biologico

Acqua qb

Sale qb

Procedimento

Un giorno prima di cuocere e servire la vostra pizza, di mattina, rinfrescate il vostro lievito madre. Una volta che questo è maturo, scioglietelo in un po’ di acqua tiepida. Nel frattempo, disponete la farina a fontana, ponete il lievito sciolto al centro, aggiungete i 3 cucchiai di olio e cominciate a impastare. A metà lavorazione, aggiungete un pugnetto di sale e lavorate per bene il vostro impasto. Se è troppo farinoso, aggiungete un po’ d’acqua, viceversa, se l’impasto è troppo liquido, aggiungete un po’ di farina. Si deve formare un panetto omogeneo e morbido.

Ponete il vostro panetto in una ciotola, copritela con una pellicola e lasciate riposare per buona parte della giornata. La sera ponete l’impasto in frigorifero. L’indomani mattina tirate fuori dal frigo il panetto, togliete la pellicola e fate lievitare ancora l’impasto a temperatura ambiente per tutta la giornata dentro il forno spento.

La sera potrete stendere e condire la vostra pizza a piacimento. Flavia ha puntato sul classico: pomodoro fresco, provola ragusana bio di Occhipinti e un po’ di pepe.

Cuocete la vostra pizza per 15/20 minuti in forno preriscaldato a 200/210C°.

Un suggerimento: aggiungete il formaggio sempre all’ultimo momento. Flavia, ad esempio, attende la fine della cottura, spegne il forno, sparge il formaggio tagliato a cubetti piccoli a pioggia e lo lascia sciogliere a forno spento.

Buon appetito!

 

Flavia ringrazia Natalia Faranda, nostra affezionata cliente, cultrice dei grani antichi siciliani ed esperta nella preparazione del pane fatto in casa, per averle fornito il lievito madre.

 

Il pane nero di Castelvetrano

Celebre in tutta la Sicilia, il pane di Castelvetrano (paesino in provincia di Trapani) è diventato negli anni sempre più raro e ha rischiato addirittura di scomparire per la sua particolarità di essere cotto esclusivamente nei forni a legna e di essere prodotto con grani siciliani macinati a pietra. La produzione è ripresa grazie all’iniziativa degli agricoltori e panificatori siciliani, che si sono riuniti i consorzio.
Il colore del pane nero di Castelvetrano deriva dalla sua materia prima. Si impasta, infatti, miscelando due farine, quella di grano duro siciliano e quella ricavata da un’antica popolazione di frumento locale, la timilìa, entrambi integrali e moliti con macine a pietra naturali. Ed è proprio grazie alla rarissima timilìa che il pane di Castelvetrano diventa nero e straordinariamente dolce e gustoso, con profumi intensi e un particolare aroma di tostato. Gli altri ingredienti sono acqua, sale e lievito naturale (lu criscenti, la madre). Prima della cottura l’impasto deve lievitare a lungo.

Il pane nero di Castelvetrano è tutelato come presidio Slow Food. Se volete saperne di più, date un’occhiata a questo link: http://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/pane-nero-di-castelvetrano/