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I consigli dei nutrizionisti - Dott. Gianluca Rizzo

Siamo ciò che mangiamo. Come possiamo migliorare la nostra alimentazione? Come emporio del biologico crediamo che la nostra mission non sia solo quella di vendere dei prodotti, ma anche quella di consigliare al meglio i nostri clienti, rendendoli più consapevoli dell’importanza di un’alimentazione equilibrata e di uno stile di vita sano, per un miglior benessere della mente e del corpo. Per questo motivo, continuiamo la nostra serie di interviste a professionisti della nutrizione. Ciascuno con la propria professionalità e punto di vista, ci offrirà la sua visione di alimentazione sana ed equilibrata. Sarà a voi, nostri clienti e lettori, valutare quella che ritenete più vicina al vostro stile di vita. Oggi incontriamo il dott. Gianluca Rizzo, biologo nutrizionista, specializzato in alimentazione vegetariana e vegana e integrazione alimentare.

Ciao Gianluca! Parlaci un po’ di te… qual è il tuo approccio? Qual è l’obiettivo principale del tuo lavoro?

Credo che oggi sia molto facile trovare indicazioni nutrizionali e regimi alimentari preconfezionati e pronti per l’uso. Anche se frequentemente le informazioni che si trovano su internet non sono sempre affidabili, ci sono siti specializzati che propongono pianificazioni ben bilanciate. Nonostante questo, credo fermamente che il ruolo di un nutrizionista sia di comprendere le esigenze fisiologiche e personali del paziente che ha di fronte per veicolare uno stile alimentare sostenibile, ma anche confacente alla persona che ne fruirà. Per questo il mio approccio parte dall’indagine alimentare e dalle abitudini, storia familiare, patologie diagnosticate, stile di vita e gusti personali. Uso frequentemente questionari e monitor di attività per avere un quadro il più possibile fedele. Credo molto nel percorso strutturato, più che all’incontro fugace, al fine di fornire gli strumenti adatti all’autogestione. Insieme all’anamnesi, mi servo di tecniche di antropometria e plicometria, di cui mi occupo anche in ambito formativo, allo scopo di monitorare la variazione della composizione corporea. Oltre a tali tecniche, dispongo di bioimpedenziometria vettoriale che uso soprattutto per il monitoraggio della salute cellulare del muscolo scheletrico e della variazione dei liquidi corporei, parametri utili a comprendere che il percorso nutrizionale sia in linea con gli obiettivi.

Che consigli generali offriresti, “in pillole”, a chi vuole migliorare la propria alimentazione?

Analizzare il proprio stile di vita, identificando i punti deboli e i punti di forza delle proprie abitudini e della propria indole, dandosi obiettivi realistici e basati su percorsi verosimili. Inutile sottoporsi a pianificazioni drastiche e avulse dal proprio stile, perché saranno destinati a fallire. Ogni fallimento mina la futura volontà di cambiare e quindi non va sottovalutato.

Suggerisci solo piani alimentari 100% vegetali? Segui anche tu un’alimentazione veg?

La scelta alimentare fa parte di una sfera molto personale e delicata. Ogni volta che questa viene messa in discussione, è facile entrare in protezione e rifiutare qualunque rivalutazione di essa. Proprio per questo, nonostante sia favorevole a una scelta vegetariana, non la impongo a nessuno. Attualmente il mio stile è definibile ovo-latto vegetariano, anche se con un consumo saltuario di latticini e uova, come dovrebbe essere in un’alimentazione bilanciata. Non ci sono prove definitive che una dieta a base vegetale sia superiore a una dieta onnivora ben bilanciata. Non bisogna però sottovalutare il fatto che una dieta onnivora ben bilanciata, come ad esempio quella mediterranea, debba prevedere l’uso prevalente di alimenti vegetali a discapito di quelli animali. Inoltre, per questioni ecologiche e di equilibrio con altre popolazioni meno agiate, la scelta alimentare a cui dovremmo puntare è proprio quella vegetale. Anche io, come molti altri, sto facendo un percorso personale alla ricerca di quello che è meglio per me e per ciò che mi circonda.

Molti dei nostri clienti sono vegetariani e vegani. Quali consigli offriresti loro e come possono essere sicuri di non incorrere in carenze nutrizionali?

La disponibilità alimentare odierna difficilmente può generare condizioni carenziali. Tuttavia, è sempre meglio tenere a mente che ogni alimentazione deve essere bilanciata e, dove necessario, prevedere integrazione per il miglior approccio precauzionale. Avere una alimentazione variegata è il primo passo per l’ottenimento di tutte le sostanze nutritive a noi necessarie.

Alimentazione vegetariana e bambini. È una scelta possibile? Come essere sicuri di non fare errori?

Sicuramente possibile, ma non esente da rischi, per quanto si possa essere in buona fede. Il pediatra rimane sempre un punto di riferimento per il monitoraggio dello stato di salute del bambino. Io stesso faccio parte di una rete famigliaVeg della SSNV di supporto a mamme e bambini vegetariani (sia vegani, che ovo-latto vegetariani), che adotta linee guida condivise e sempre aggiornate.

Mens sana in corpore sano. Molti dei nostri clienti fanno sport a livello agonistico, altri vanno in palestra. Tante persone che frequentano le palestre spesso consumano quantità eccessive di carne nella convinzione che questo possa “fare i muscoli”. È un luogo comune da sconfessare? Come biologo nutrizionista, in chi modo aiuti le persone a conciliare corretta alimentazione e attività fisica?

I miti sono duri a morire, ma devo dire che gli sportivi che seguo hanno una grande consapevolezza. L’idea dell’eccesso proteico e dell’alimento carneo a tutti i costi appartiene più a un’utenza amatoriale che cerca di ottenere il massimo con il minimo sforzo. Tutti i professionisti dello sport sono costretti a fare i conti con le reali esigenze del proprio organismo, e quindi a non sottovalutare che la principale fonte energetica per uno sportivo rimane comunque l’alimento carboidratico. Mi piace molto lavorare con gli sportivi perché sono molto determinati e si riesce a pianificare in modo raffinato il regime alimentare. Mi baso molto sui dati della letteratura scientifica per il confronto dei parametri corporei specifici per le singole discipline. Di solito, comunque, il metro migliore di giudizio è il miglioramento della prestazione.

Obesità, diabete alimentare, pressione alta… da cosa cominciare per prevenire queste “malattie del benessere” e che tipo di alimentazione seguire per curarle?

Si tratta di patologie e sintomatologie degenerative tipiche della popolazione occidentale. L’errore nasce dalla convinzione che in giovane età ci si possa permettere eccessi e spropositi. L’infanzia e l’età giovanile rappresentano invece un substrato altamente rilevante per l’instaurarsi di future patologie, quindi uno stile di vita salutare deve essere adottato fin dai primi anni di vita.

Infine, potresti suggerirci una serie di cibi importanti che non dovrebbero mancare in una dieta corretta?

Ci sono tanti alimenti importanti, ma dall’esperienza professionale posso dire: frutta e verdura. Sempre troppo poco rappresentati nell’alimentazione. Attualmente si consigliano da 5 a 7 porzioni di frutta e verdura durante la giornata. Se consideriamo 150g come porzione media, stiamo parlando di almeno 750g di alimenti vegetali… quasi irrealistico per noi occidentali. Bisognerebbe consumarne senza limiti (con le dovute precauzioni in caso di patologie specifiche), senza preoccuparsi degli zuccheri della frutta, sempre troppo demonizzati.

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BIO - Gianluca Rizzo  

Laureato in Scienze Biologiche presso l'Università degli Studi di Messina, ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Biologia e Biotecnologie Cellulari approfondendo i meccanismi di stress ossidativo legati al ferro. Ha lavorato presso l'Università Roma Tre su modelli cellulari umani per la fondazione Telethon, indagando i meccanismi neurodegenerativi di malattie a incidenza senile come Parkinson e Alzheimer. Ha conseguito il Master di II livello in Integratori Alimentari e Salute presso il Policlinico G. Martino e il Perfezionamento in Nutraceutica presso la facoltà di Farmacia. Attualmente, Biologo Nutrizionista, docente in corsi di formazione ed ECM, fa parte del corpo docenti del Master Universitario in Fitoterapia e del Master in Fitobiologia, Nutraceutica e Prodotti per la Salute presso Policlinico G. Martino. Autore, tutt’ora attivo come ricercatore indipendente, di pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali a revisione paritaria.